LE COCCODRILLATE DI GIULIANA MATTEUCCI DEL 1 DICEMBRE 20221 dicembre 2022 |
LE COCCODRILLATE
DI
GIULIANA MATTEUCCI
DICEMBRE 2022
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PER DONAZIONI:IBAN IT65J0305801604100320249689 A CHEBANCA!By Giuliana Matteuccilapostadigiulian@gmail.comFoto Fonte InternetItalia - Roma- è deceduto all`eta` di 89 anni il cantautore Nico Fidenco, dal suo vero nome, pseudonimo di Domenico Colarossi (Roma, 24 gennaio 1933 – Roma, 19 novembre 2022), è stato un cantautore e compositore italiano, che conobbe una grande popolarità a partire dal 1960, anno di incisione di What a sky (in italiano Su nel cielo), tratto dal film di Francesco Maselli I delfini.Nel 1939, all'età di sei anni, si trasferisce con la famiglia ad Asmara, dove rimane per dieci anni, sino al 1949. Nel 1960 Fidenco era già in forza alla RCA Italiana a Roma, ove era stato introdotto da Franco Migliacci, come cantautore. Le sue canzoni sarebbero state interpretate da cantanti della RCA stessa.
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In quel periodo cominciavano ad avere successo cantanti caratterizzati da particolarità o difetti della voce, che ne mettevano in evidenza la personalità. Per questo motivo il direttore artistico Enzo Micocci giudicò interessante anche la sua voce, come del resto quella di Gianni Meccia con Odio tutte le vecchie signore e del primo Modugno (entrambi scoperti da lui).
Il regista Maselli desiderava inserire nella colonna sonora de I delfini un brano di Paul Anka, Crazy Love, ma la sua richiesta economica fu giudicata eccessiva. Maselli si rivolse dunque a Micocci, che gli propose un brano inedito, What a Sky, composto dal maestro Giovanni Fusco. Il provino fu inciso da un giovane Little Tony, dal figlio di Fusco e da Fidenco. Fu proprio quest'ultimo a essere preferito dalla produzione. La casa discografica inizialmente non prevedeva la pubblicazione del pezzo su 45 giri, ma le pressioni da parte dei negozianti e dei grossisti, dovute alle richieste del pubblico (il film fu accolto molto favorevolmente nelle sale), spinsero l'etichetta non solo a pubblicare la versione inglese, ma a riportare di corsa Fidenco in sala d'incisione per registrare sulla stessa base orchestrale la versione in italiano Su nel cielo da mettere sul lato B del 45 giri che dal 31 dicembre 1960 rimase primo in classifica per quattro settimane.Nel 2007 si è esibito nell'ambito del Lucca Comics & Games, fiera internazionale dedicata al fumetto e all'animazione, dove ha cantato dal vivo alcune delle colonne sonore e delle sigle dei cartoni animati, oggetto di riscoperta e rivalutazione da parte di appassionati e addetti ai lavori. Sulla scia di questo revival, l'etichetta Siglandia ha stampato nel 2019 una raccolta di tutte le sigle dei cartoni animati di Fidenco in edizione rimasterizzata, per sopperire all'assenza di quest'ultime dal mercato discografico ufficiale, anche digitale. Nico Fidenco muore a Roma il 19 novembre 2022 all'età di 89 anni. ITALIA, Varese Lozza ,Roberto Ernesto Maroni (Varese, 15 marzo 1955 – Lozza, 22 novembre 2022) è stato un politico italiano, segretario federale della Lega Nord dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013. È stato ministro dell'interno nei governi Berlusconi I e Berlusconi IV, risultando il primo politico esterno alla Democrazia Cristiana a ricoprire l'incarico nella storia repubblicana, ministro del lavoro e delle politiche sociali nei governi Berlusconi II e Berlusconi III. È stato presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018.Studia al liceo classico "Ernesto Cairoli" di Varese, dove è allievo del professore cattolico marxista Cesare Revelli , che lo indirizza alla politica.All'età di 16 anni, nel 1971, milita in un gruppo marxista-leninista di Varese; fino al 1979 frequenta il partito d'estrema sinistra Democrazia Proletaria
In questo periodo ha un'esperienza come conduttore radiofonico in una radio libera, Radio Varese.Conoscitore Dal 1983 Roberto Maroni ricopre il ruolo di tastierista, suonando l'organo Hammond, nei Distretto 51[18], band di Varese che ripropone noti brani pop, rock e soul. Nel 2005 il gruppo musicale ha pubblicato il primo album, Live @ Molina, assieme al Greensleeves Gospel Choir e con la collaborazione di Vince Tempera, nel quale sono contenute cover di artisti quali Bob Dylan, Bruce Springsteen, Marvin Gaye, Sam Cooke, Paul Simon, Traffic e Carole King. Nel 2008, in occasione del venticinquennale della band, è uscito il libro Shot Gun Blues, La Vera Storia del Distretto 51, scritto dal giornalista Gianni Beraldo ed edito dalla Macchione. USA, Florida e` deceduta Irene Cara Escalera (New York, 18 marzo 1959[1] – Largo, 25 novembre 2022[2]) è stata un'attrice e cantante statunitense, nota per le canzoni Fame, Out here on my own e Flashdance... What a Feeling, grazie alla quale nel 1984 vinse l'Oscar alla migliore canzone.Di origini africane, cubane e portoricane, Irene Cara nasce nel Bronx, e comincia la sua carriera di cantante in alcune trasmissioni televisive in lingua spagnola già da bambina. All'età di tre anni partecipa al concorso di Little Miss America, entrando nella rosa delle cinque finaliste. Dall'età di cinque anni inizia a prendere lezioni di piano, canto e ballo apparendo anche al The Tonight Show di Johnny Carson e all'Original Amateur Hour. Nel 1968, a soli nove anni, pubblica il suo primo album, Esta es Irene inciso in spagnolo, e nello stesso periodo un album di canzoni natalizie in inglese. Nello stesso anno fa il suo debutto a Broadway nel musical Maggie Flynn dove recita al fianco di Jack Cassidy.
Debutta in televisione nel 1970 nella serie Love of life e nello stesso anno diventa presenza fissa nel programma educativo per ragazzi The electric company. Nello stesso anno recita nuovamente a teatro nel musical The Me Nobody Knows per il quale appare anche nella colonna sonora ufficiale con il brano Black, e nel 1972 in Via Galactica, musical rock fantascientifico dove recita al fianco di Raúl Juliá. Nel 1975 debutta al cinema come protagonista del film inedito in Italia Aaron Loves Angela, diretto da Gordon Parks Jr., sorta di versione ispanica di Romeo e Giulietta, e l'anno successivo è nuovamente protagonista del musical cinematografico Sparkle, film ispirato alla carriera del gruppo musicale The Supremes ed appare anche in una puntata di Kojak. Nel 1979 è nel cast della serie Radici - Le nuove generazioni, ideata e prodotta da Marlon Brando, ma è nel 1980 grazie al film Saranno famosi che diventa popolare in tutto il mondo. Nel musical recita il ruolo di Coco Hernandez e canta il tema del film Fame che vince l'Oscar alla migliore canzone. In principio fu scritturata come semplice ballerina ma, quando i produttori del film la sentirono cantare, riscrissero completamente il ruolo. Per la colonna sonora del film incise anche Hot Lunch Jam e Out here on my own quest'ultimo anch'esso candidato agli Oscar. Le candidature di queste due canzoni stabilirono alcuni record: per la prima volta vennero candidate due canzoni estratte dallo stesso film nella stessa categoria e incise dallo stesso artista, per la prima volta una donna. Inoltre fu una delle poche artiste a eseguire più di una canzone durante una cerimonia degli Oscar. La cantante infatti si esibì in entrambi i brani nel corso della premiazione. L'enorme successo di Saranno famosi le procura anche una candidatura al Grammy Award nel 1980 come migliore nuova artista femminile e migliore nuova artista pop, oltre che una al Golden Globe come migliore attrice protagonista femminile di un musical. Tuttavia quando Saranno famosi diventa una serie televisiva, Irene Cara non accetta di continuare adinterpretare il ruolo di Coco Hernandez, preferendo realizzare una sitcom semi autobiografica incentrata sulla sua personalità dal titolo Irene. La serie, pur ottenendo i favori della critica, fu cancellata per i bassi ascolti ottenuti. In seguito appare in alcuni film televisivi e continua a lavorare sia al cinema che in teatro. Nel 1983 raggiunge l'apice della sua carriera musicale con il brano Flashdance... What a Feeling, tema portante del film Flashdance, in collaborazione con Giorgio Moroder. Sia il film che la canzone ottengono un successo planetario, vincendo anche l'Oscar alla migliore canzone nel 1984. La Cara fu la prima cantante ispanica a riceverlo come autrice. Il singolo verrà remixato e ricantato varie volte negli anni, e nel marzo 2007 Flashdance... What a Feeling viene classificata alla posizione numero 22 fra le canzoni di maggior successo della storia della musica, oltre che la quarta canzone di maggior successo di un'artista femminile dietro Believe di Cher, My Heart Will Go On di Céline Dion e I Will Always Love You di Whitney Houston. Nel 1984 pubblica il singolo Breakdance, che segna il suo ultimo ingresso nella top ten americana all'ottavo posto. Successivamente recita in alcune commedie di scarso successo come Per piacere... non salvarmi più la vita e Ore 13: dopo il massacro la caccia, e nel 1987 pubblica il suo quinto ed ultimo album, Carasmatic, che però non ottenne alcun successo. Tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta continua a recitare al cinema, in teatro ed in televisione, dandosi anche al doppiaggio, ma ormai lontana dal successo dei primi anni di carriera. A metà degli anni novanta incide dei singoli Eurodance, tra cui due rifacimenti di brani italiani ma, con testi diversi: You need me, cover di Ti sento dei Matia Bazar e All my heart, cover di Movin' on dei Novecento. Negli anni 2000 si è concentrata sulla sua attività dal vivo, sia come solista che con il suo gruppo Hot Caramel con il quale è tornata ad incidere un album nel 2011 dal titolo Irene Cara Presents Hot Caramel con i quali si è esibita fino al 2016. Ha preso parte anche a due reality show musicali: il primo nel 2005 Hit Me, Baby, One More Time per la NBC, e nel 2008 in Gone Country. Muore il 25 novembre 2022 all'età di 63 anni nella sua casa in Florida, ne dà l'annuncio la sua agente Judith A. Moose omettendo le cause del decesso. Italia- Roma- e` deceduto a 98 anni lo stilista Renato Balestra,nato a Trieste, 3 maggio 1924 – Roma, 26 novembre 2022 è stato uno stilista italiano, creatore dell'omonimo marchio.Nato a Trieste da una famiglia di ingegneri e architetti, in giovane età si dedica alla pittura, alla musica e alla scenografia. La sua carriera nella moda inizia quando il Centro Italiano della Moda (CMI) riceve alcuni suoi bozzetti: notato per il suo talento, viene invitato a partecipare a una sfilata e nel 1953 abbandona gli studi di ingegneria e completa il suo apprendistato nell'atelier di Jole Veneziani.
Nel 1954 si trasferisce a Roma e inizia a lavorare per Emilio Schuberth, Maria Antonelli e le Sorelle Fontana. La passione per il cinema lo porta a disegnare i costumi per Ava Gardner in La contessa scalza, per Gina Lollobrigida in La donna più bella del mondo, per Sophia Loren in La fortuna di essere donna, per Candice Bergen in L'ultimo avventuriero, per Shirley Jones, Micheline Presle e Giorgia Moll in L'intrigo. Nel 1958 inizia a presentare le sue collezioni negli Stati Uniti, da Los Angeles a New York. Debutta a Hollywood con grandi attrici come Zsa Zsa Gábor, Tina Louise, Joan Bennett, Natalie Wood, Ann Miller, Arlene Dahl e Linda Christian lavorando come designer per star del cinema come Elizabeth Taylor, Claudia Cardinale, Marina Cicogna, Lydia Alfonsi, Daniela Rocca, Yvonne Furneaux, Carroll Baker, Candice Bergen e Cyd Charisse. Renato Balestra portrait.jpg Nel 1959 apre il suo primo Atelier a Roma in via Gregoriana 36, e nel 1961 presenta la sua prima collezione di Haute Couture Primavera-Estate alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea. È in questi anni che nasce il Blu Balestra, su un abito corto in raso: un blu brillante, un colore che ancora oggi è simbolo della maison. Nel 1962 Renato Balestra diventa membro della Camera nazionale della moda italiana e viene scelto dall'Istituto Italiano per il Commercio Estero (ICE) per promuovere il Made in Italy nel mondo. Nel gennaio del 1963 sfila nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, proponendo una moda che si distingue per semplicità, accuratezza e spontaneità. Sviluppa questo approccio con collezioni per i megozi Isetan a Tokyo e Saks Fifth Avenue, Bergdorf Goodman, Foley’s, Neiman Marcus e Lord & Taylor negli Stati Uniti. Alla fine degli anni sessanta il marchio Renato Balestra è distribuito in oltre 70 grandi magazzini americani e sfila nelle Filippine, a Singapore, in Thailandia, Giappone, Malesia, Indonesia e in Medio ed Estremo Oriente. Ben presto veste alcune tra le donne più potenti del mondo, tra cui first lady, principesse e imperatrici. Tra i primi designer a credere nel licensing, lancia il profumo Balestra nel 1978 e nel corso degli anni esplora e sviluppa con successo varie categorie di prodotti: oltre alle fragranze anche trucco, valigie, occhiali e articoli per la casa. La sua creatività ha arricchito le collaborazioni con grandi marchi internazionali, disegnando per esempio le uniformi per il personale di Philippine Airlines (1985), per Alitalia (1986), e per i manager degli stabilimenti Agip Petroli (1988). Nel 1988 presenta il programma Rosa & Chic su Rai 2. Nel 1991 scrive il suo primo libro: Alla ricerca dello stile perduto, pubblicato da Rusconi. L'interesse unico per le arti – tra cui il teatro – lo spinge a disegnare i costumi per Così è (se vi pare) diretto da Franco Zeffirelli (1985), la Cenerentola di Rossini al Teatro dell’Opera di Belgrado (1988) e Il cavaliere della rosa di Strauss al Teatro Verdi di Trieste (in occasione dell'apertura della stagione lirica nel 1999). Qualche anno dopo torna a disegnare i costumi del musical Cinderella, prodotto da Broadway-Asia Entertainment, che tocca le maggiori città asiatiche e arriva fino in America in un tour mondiale tra il 2009 e il 2011. Nel 2019, oltre ai costumi, disegna la scenografia per Il lago dei cigni di Tchaikovsky per il Teatro dell’Opera di Belgrado. Muore a Roma la sera del 26 novembre 2022 all'età di 98 anni. |