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By Giuliana Matteucci
Foto Fonte Internet
ON THE ROAD...VIAGGI TRA IERI ED OGGI
Mare, storie e gentilezza siciliana
Nei tg ed in vari media si ascolta ancora oggi nel mese di maggio 2017 la storia della Sicilia, terra meravigliosa, dalle mura antiche che gridano giustizia hai fantasmi del passato. Dalla valle dei Templi del Salento ad altri luoghi dell’isola dove ci sono dolci colline che si estendono verso il mare azzurro e una storia drammatica e di gentilezza.
Nel nostro viaggio on the road… andiamo verso Agrigento proprio alle spalle all’interno dell’isola siciliana, dove vi è la famosa gratinata di pietra che sboccia verso nel mare. Attraverso il nostro percorso alla scoperta di luogo simbolo o non di questo posto dove si possono sentire i profumi dei fiori che spuntano nei giardini. Aroma del timo, lavanda zagare ed i fiori di capperi e degli alberi d’olivi.
CONTINUA CON IL VIAGGIO...
In questa valle dei Templi vi è un museo a cielo aperto, risalenti all’epoca dei greci. Nel centro storico dove potreste rivolgervi verso la cattedrale che è molto antica ove si nota il rosone fatto di pietre di tanti colori che risalgono a 5 milioni di anni fa.
Palermo altra città dell’isola siciliana che in questi giorni in cui si sta scrivendo questo articolo, del 1 maggio dove i sindacati ( CGIL, CISL,UIL) hanno voluto ricordare questo evento con una manifestazione nel luogo della mattanza. È la ricorrenza di un fatto di cronaca la strage della Portella della Ginestra, morirono molti operai e famiglie, per il solo fatto di festeggiare il primo maggio, un diritto al lavoro con dignità. Il fatto accadde nei primi anni ‘50, in cui il bandito Giuliano, capo della banda, assieme ai suoi uomini dette ordine di uccidere quelle persone che facevano le dimostrazioni. Per questo Giuliano catturato e processato poi a Viterbo e da lì a poco né usci vivo e libero. Per poi essere ucciso con una arma morì il 5 luglio 1950. Dal cugino Pisciotta, di cui poi fu avvelenato, dopo un processo a Viterbo, dove egli durante il tragitto tra il carcere e gli uffici del processo in procura regalò una cravatta ad un giovane autista del pulman, Nazzareno Bragaglia (detto Reno). Con questo finì la sua storia e leggenda. Si disse che ebbe un figlio così ci sono degli eredi.
Ancora oggi si parla della Sicilia perché arrivano gli immigranti di cui 80% non ha diritto al stato di “rifugiato politico” arrivando in motoscafi e vecchie carrette, ma oggi nel maggio 2017 si parla di “Taxi” cioè che a detta di un procuratore di Catania dottor Zuccaro Carmelo dopo alcune accurate indagini con intercettazioni dei servizi segreti (italiani?). Si evince che alcune “ONG”( Organizzazioni non governative) sono concusse con le bande dei trafficanti di persone in Africa. A Lampedusa è sempre pieno di questa “ povera” gente. Si ma noi che dobbiamo fare? Come a Lampedusa c’è anche altri paesi italiani che accoglie queste persone, come ad esempio un paese Orte nella provincia di Viterbo, dove è pieno di immigranti come Lampedusa. Certo che così la sicurezza non vi è? Noi poveri italiani siamo alla mercé dei trafficanti di persone. Di altre organizzazioni? Vi ricordate Mafia capitale che andava e/o forse va avanti ancora all’emergenza abitative nella capitale. Vi ricordate quando i due accusati da intercettazioni ricordavano che si guadagnava di più e meglio con le persone e gli immigranti?
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