LE COCCODRILLATE DI GIULIANA MATTEUCCI NOVEMBRE20191 novembre 2019 |
LE COCCODRILLATE
DI
GIULIANA MATTEUCCI
NOVEMBRE2019
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PER DONAZIONI:IBAN IT65J0305801604100320249689 A CHEBANCA!By Giuliana Matteuccilapostadigiulian@gmail.comFoto Fonte InternetGiorgio Squinzi (Cisano Bergamasco, 18 maggio 1943 – Milano, 2 ottobre 2019) è stato un imprenditore, chimico e dirigente sportivo italiano, amministratore unico di Mapei, azienda fondata dal padre Rodolfo nel 1937, e presidente di Confindustria dal 2012 al 2016. Inoltre, è stato patron della squadra di ciclismo della Mapei e del club di calcio del Sassuolo.
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Nato nel 1943 a Cisano Bergamasco, nel 1969 conseguì la laurea in Chimica industriale all'Università Statale di Milano.
Nel 1970, sposò Adriana Spazzoli nella chiesa di Polenta presso Bertinoro. Anche in ricordo di ciò, partecipò successivamente ai restauri del monumento avviati a partire dal 2009 e conclusi nel 2012. Sempre nel 1970, fondò insieme al padre la Mapei, società che si occupa di materiali ausiliari per l'edilizia e l'industria. Nel 2002, ricevette la laurea ad honorem in Ingegneria chimica dal Politecnico di Milano. Prima dell'elezione alla presidenza di Confindustria, è stato per 12 anni vicepresidente degli industriali con delega alla ricerca e all'innovazione. Il 22 marzo 2012 è stato designato presidente di Confindustria, carica che gli viene assegnata il 23 maggio e che termina il 25 maggio 2016. È stato presidente di Federchimica e vicepresidente di Assolombarda. Il 29 aprile 2016 è stato nominato presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo 24 Ore, per poi dimettersi il 1º ottobre dello stesso anno a causa del bilancio in rosso e delle polemiche del cdr
Il programma del mandato di Squinzi, parte dall'obiettivo di combattere la prepotenza della finanza per ridare centralità all'industria e al settore manufatturiero. Tra gli altri obiettivi: liberalizzazioni, credito, infrastrutture, riforma fiscale, semplificazione amministrativa mediante la riduzione degli oneri burocratici a carico delle imprese e flessibilità delle regole nelle relazioni industriali. Nel giugno 2014 Squinzi rilanciò il dibattito politico per la deroga ai vincolo di bilancio europei -come il tetto del 3% al rapporto deficit/PIL-, e a favore dell'emissione di Eurobond a lungo termine per finanziare infrastrutturee la ricerca, intesi come un gap strategico, e come i due principali fattori del vantaggio competitivodel sistema Italia. È morto il 2 ottobre 2019 all'ospedale San Raffaele di Milano dopo una lunga malattia all'età di 76 anni.
Valentina Elena Cortese (Milano, 1º gennaio 1923 – Milano, 10 luglio 2019) è stata un'attrice italiana, considerata una delle ultime dive del cinema e del teatro italiano Nata a Milano da famiglia originaria di Stresa, trascorre l'infanzia nei territori Cremonesi, tra Agnadello e Rivolta; assieme ad Alida Valli ed Anna Magnani è stata una delle attrici di punta del cinema italiano degli anni quaranta. Dopo il debutto nel film L'orizzonte dipinto (1940), il primo ruolo importante fu quello di Lisabetta nel film La cena delle beffe (1942) di Alessandro Blasetti.
Nel 1958 si ritira temporaneamente dalle scene in seguito a un matrimonio sfortunato con Richard Basehart, che aveva sposato il 24 marzo 1951 e da cui divorzia nel 1960. Dall'unione è nato Jackie, anche lui attore, deceduto nel 2015. L'unico rimpianto è quello di avere dovuto rinunciare, a causa della gravidanza, alla proposta giunta direttamente da Charlie Chaplin per il ruolo di protagonista femminile nel suo film Luci della ribalta nel 1952, poi assegnato a Claire Bloom. L'attrice milanese torna alla ribalta anche in Italia con il film Barabba (1961) diretto da Richard Fleischer e interpretato accanto ad Anthony Quinn, Silvana Mangano, Vittorio Gassman ed Ernest Borgnine. Nel 1964 viene diretta anche da Federico Fellini in Giulietta degli spiriti e nello stesso anno duetta con Ingrid Bergman in La vendetta della signora. Negli Stati Uniti viene richiamata dopo vari anni, insieme a Rossella Falk, per interpretare il ruolo di una sofisticata contessa italiana nel film Quando muore una stella (1968) di Robert Aldrich, accanto ai protagonisti Kim Novak e Peter Finch. Dopo alcune partecipazioni televisive italiane (I Buddenbrook, dove fu diretta da Edmo Fenoglio), l'incontro con Giorgio Strehler e il teatro mettono in mostra le sue qualità di attrice drammatica. Due ruoli secondari riportano Valentina Cortese alla ribalta internazionale all'inizio degli anni settanta. In La barca sull'erba (1970) di Gérard Brach, con Claude Jade e Jean-Pierre Cassel, interpreta la madre esaltata di John McEnery. Recita quindi con Richard Burton, Alain Delon e Romy Schneider in L'assassinio di Trotsky (1972), in cui interpreta la moglie di Leon Trotsky. Dopo questi due film ottiene uno dei sui ruoli più famosi in Effetto notte (1973) di François Truffaut, in cui impersona la matura e fragile diva del cinema Severine, al fianco di Jean-Pierre Léaud, Jean-Pierre Aumont e Jacqueline Bisset. La pellicola viene premiata con l'Oscar al miglior film straniero e la Cortese ottiene una nomination all'Oscar alla miglior attrice non protagonista. La vincitrice di quell'anno per quella categoria, Ingrid Bergman, durante la cerimonia di consegna del premio si scusò pubblicamente con la collega e amica Cortese, affermando che secondo il suo parere era proprio l'attrice italiana a meritarlo pienamente. Importante e lodato è il sodalizio con Franco Zeffirelli, iniziato con il film Fratello sole, sorella luna (1971) e continuato con lo sceneggiato televisivo Gesù di Nazareth (1976), nel ruolo di Erodiade, e in Storia di una capinera (1993). Nonostante l'intensa attività teatrale e i ruoli in produzioni internazionali, la Cortese in Italia continua a partecipare a numerosi e talora trascurabili film: commedie, polizieschi, horror. Nel suo ultimo film americano, del 1980, Ormai non c'è più scampo, lavora con William Holden, Jacqueline Bisset e Paul Newman. Nel 1987 partecipa al film di Carlo Vanzina Via Montenapoleone, tratteggiando con la consueta intensità una madre dell'alta borghesia incapace di accettare l'omosessualità del figlio. Nel 1988 prende parte a Le avventure del barone di Munchausen di Terry Gilliam in cui interpreta il doppio ruolo di Daisy/Regina della Luna al fianco di Robin Williams. Negli anni duemila porta in scena il Magnificat di Alda Merini, regia di Fabio Battistini. La sua ultima apparizione televisiva è nel 2012 a Che tempo che fa per presentare l'autobiografia Quanti sono i domani passati a cura di Enrico Rotelli. Malata da tempo, si è spenta il 10 luglio 2019 nella sua casa di Milano all'età di 96 anni. Dopo la camera ardente al Piccolo Teatro Grassi e il funerale nella chiesa di San Marco nella mattinata del 12 luglio, è stata tumulata accanto al secondo marito nell'edicola di famiglia, al Riparto VI del Cimitero Monumentale del capoluogo lombardo. Ha avuto un figlio, l'attore Jackie Basehart, scomparso nel 2015 a causa di una malattia, nato dal matrimonio con l'attore Richard Basehart, sposato nel 1951 e da cui divorziò nel 1960. Dopo il divorzio da Basehart ha avuto due importanti relazioni sentimentali, prima quella con il direttore d'orchestra Victor de Sabata ed in seguito quella con il regista Giorgio Strehler. Si risposò in seguito con l'industriale farmaceutico Carlo Ernesto De Angeli, rimanendone vedova nel 1998. Dei molteplici aspetti della sua vita mondana ha narrato nel libro autobiografico Quanti sono i domani passati, edito dalla Mondadori nel 2012.
Italia,Napoli si è spento a 92anni un attore mito del cinema e teatro Carlo Croccolo, nato Napoli, 9 aprile 1927 – Napoli, 12 ottobre 2019,è stato un attore, doppiatore, regista
Ha iniziato la carriera nel 1950, interpretando alla radio la commedia Don Ciccillo si gode il sole, in teatro L'Anfiparnaso, diretto da Mario Soldati e al cinema il film I cadetti di Guascogna. Ha vinto il David di Donatello, nel 1989, per la sua interpretazione nel film 'O re. Negli anni cinquanta e sessanta ha interpretato molti film con alcuni dei più grandi comici italiani, tra cui 47 morto che parla, Miseria e nobiltà, Totò lascia o raddoppia? e Signori si nasce con Totò, Ragazze da marito con Eduardo De Filippo, Non è vero... ma ci credo con Peppino De Filippo.
In totale ha interpretato 118 film, tra cui vanno ricordati Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica, Una Rolls-Royce gialla con Ingrid Bergman, Casotto di Sergio Citti, 'O re di Luigi Magni (David di Donatello e Ciak d'Oro come migliore attore non protagonista nel 1988), Camerieri di Leone Pompucci, Tre uomini e una gamba con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo e il controverso Li chiamarono... briganti! di Pasquale Squitieri, film incentrato sul brigante Carmine Crocco, ritirato subito dalle sale cinematografiche.
La sua prima apparizione televisiva è del 1956 nello sceneggiato L'Alfiere, in un ruolo secondario, seguita da una partecipazione a Il Musichiere, nel 1960, e a Za-bum n.2, nel 1965. Nel 1977 ha condotto la trasmissione televisiva Il Borsacchiotto. Tra il 1996 e il 1998 ha girato i film televisivi Dio vede e provvede e Come quando fuori piove, andati in onda su Canale 5. Nel 2006, 2008 e 2010 ha partecipato alla fiction televisiva Capri nella parte del pescatore Totonno.Molto intensa è stata anche la sua attività teatrale, per la quale si segnalano le interpretazioni ne La grande magia di Eduardo De Filippo diretto da Giorgio Strehler e nelle commedie di Garinei e Giovannini Rinaldo in campo e Aggiungi un posto a tavola
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