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LE COCCODRILLATE DI GIULIANA MATTEUCCI DEL MESE DI GIUGNO 2022

1 giugno 2022
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LE COCCODRILLATE

DI

GIULIANA MATTEUCCI

DEL MESE DI GIUGNO 2022

 
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Foto Fonte Internet

Morto Ciriaco De Mita, ex presidente del Consiglio e storico segretario  della Dc. Dalla Balena bianca ai duelli sul referendum 2016 - Il Fatto  Quotidiano

Luigi Ciriaco De Mita (Nusco, 2 febbraio 1928  Avellino, 26 maggio 2022) è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 1988 al 1989, più volte ministro e sindaco di Nusco dal 2014 alla morte.

Raggiunse l'apice del potere politico negli anni ottanta, quando fu Presidente del Consiglio dei ministri in un governo formato dalla coalizione del Pentapartito (DC-PSI-PRI-PSDI-PLI) che cadde nel maggio del 1989, a causa di una crisi di governo cagionata dal leader socialista Bettino Craxi (suo principale alleato-rivale). È stato inoltre segretario nazionale dal 1982 al 1989 e poi presidente della Democrazia Cristiana dal 1989 al 1992, nonché quattro volte ministro. Deputato dal 1963 al 1994 e dal 1996 al 2008 ed europarlamentare dal 1999 al 2004 (è contemporaneamente deputato ed eurodeputato, analogamente a Franco Marini) e dal 2009 al 2014, dopo la DC ha fatto parte del Partito Popolare Italiano e della Margherita e dal 2008 al 2017 dell'Unione di Centro.

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E' morto l'ex premier Ciriaco De Mita - Politica - ANSAHa inizialmente aderito al progetto del Partito Democratico. Non ricandidato alle elezioni politiche del 2008 per via dello statuto del PD, che puntava ad un rinnovo della classe politica, ha aderito all'Unione di Centro. Ultimo importante incarico ricoperto è stato quello di presidente della seconda Bicamerale per le riforme costituzionali tra il 1992 e il 1993.Morto Ciriaco De Mita, quando nel 2014 venne eletto sindaco della 'sua'  Nusco - La Stampa

Fu soprannominato criticamente il padrino della DC e l'uomo del doppio incarico (segretario della DC e Presidente del Consiglio). Tra i principali esponenti della cosiddetta Prima Repubblica, ha avuto indirettamente una forte influenza su tutta la vita politica degli anni successivi. Difatti a De Mita si deve la nomina di Romano Prodi come suo consigliere economico e poi presidente dell'IRI, dando inizio alla sua carriera politica; infine sempre a De Mita si deve l'impegno in politica di Sergio Mattarella nelle file della sinistra Democristiana.Chi era Ciriaco De Mita: colto, spigoloso, saccente, dal rastrellamento di  tessere nella Dc allo spietato logoramento di Craxi - Il Fatto Quotidiano

Giovinezza ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Ciriaco De Mita nasce il 2 febbraio 1928 a Nusco, in provincia di Avellino. Il padre svolgeva la professione di sarto e di postino, mentre la madre era una casalinga. Dopo aver frequentato il liceo classico nella vicina Sant'Angelo dei Lombardi con ottimi voti, vince una borsa di studio nel Collegio Augustinianum e si iscrive presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove si laurea in giurisprudenza per poi cominciare a lavorare come consulente presso l'ufficio legale Eni di Enrico Mattei. La moglie, Anna Maria Scarinzi, è stata segretaria di Fiorentino Sullo, politico afferente alla sinistra DC originario anch'egli dell'Irpinia.

Interesse per la politica e i basisti[modifica | modifica wikitesto]

Nell'autunno 1953 De Mita fu tra i primi aderenti alla corrente "Sinistra di Base", e nel 1956 venne eletto in quota alla stessa consigliere nazionale della DC al congresso di Trento. In quella sede si fece notare perché criticò Fanfani e contestò i criteri organizzativi del partito. Eletto deputato per la prima volta nel 1963 nella circoscrizione Benevento-Avellino-Salerno, nel 1966 alla Camera lanciò l'ipotesi di un accordo con i comunisti a proposito dell'attuazione dell'ordinamento regionale. Nel 1968 entrò a far parte del governo come sottosegretario all'interno.

«Chi non è allineato con la base di certo non va avanti nel partito»

(Enzo Venezia)

Fu come detto tra i primi aderenti della corrente di "sinistra" della DC, chiamata "Sinistra di base" o "la Base" - fondata a Milano con il sostegno finanziario di Enrico Mattei da Giovanni Marcora - sostituendosi a Fiorentino Sullo come capocorrente irpino nell'ambito della stessa negli anni in cui la DC irpina si andava affermando a livello nazionale. Vicini a De Mita c'erano in quegli anni Gerardo Bianco, Nicola Mancino, Gianni Raviele e il segretario della DC per la provincia di Avellino dell'epoca, l'amico e collaboratore Attilio Fierro, della vicina Montella. Fu vicesegretario della DC durante la segreteria di Arnaldo Forlani, ma si dimise da quella carica nel febbraio del 1973 dopo il patto di palazzo Giustiniani. Ricoprì poi diverse cariche ministeriali tra il 1973 e il 1982.

Nel 1982 è De Mita a indicare al governo Romano Prodi, già suo consigliere economico, per la nomina ai vertici dell'IRI dove rimarrà fino al 1989.

Muore il 26 maggio 2022, all'età di 94 anni, nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino, dove era ricoverato dal 5 aprile a causa di un ictus.Morto Ciriaco De Mita: aveva 94 anni. Domani i funerali a Nusco con  Mattarella - CorrieredelMezzogiorno.it

Morto Kenneth Tsang, l'attore cinese che conquistò Hollywood - ilGiornale.itKenneth Tsang Kong (Shanghai, 5 ottobre 1935  Hong Kong, 27 aprile 2022) è stato un attore hongkonghese. In 50 anni di carriera ha interpretato svariati ruoli. Ha vinto il premio come miglior attore non protagonista alla 34ª edizione degli Hong Kong Film Awards nel 2015.Kenneth Tsang, morto l'attore cinese famoso a Hollywood - Bigodino

Con Chow Yun-fat debuttò a Hollywood nel film Costretti ad uccidere (1998). I due recitarono insieme anche in Anna and the King. Tsang apparve in Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2 con Jackie Chan e interpretò il generale Moon nel film di James Bond La morte può attendere (2002).Kenneth Tsang, l'attore cinese è morto in un Covid hotel a Hong Kong: era  in quarantena, è mistero

Morto Gennaro Cannavacciuolo, allievo di Eduardo De Filippo -  CorrieredelMezzogiorno.itGennaro Cannavacciuolo (Pozzuoli, 14 febbraio 1962  Roma, 24 maggio 2022) è stato un attore, cantante e cabarettista italiano attivo soprattutto in campo teatrale nel genere musical, noto per i suoi one-man-show e per la partecipazione a serie televisive..È morto Gennaro Cannavacciuolo, attore e cantante allievo di Eduardo De  Filippo - Il Riformista

Gennaro Cannavacciuolo scopre il teatro all'età di otto anni quando, in una recita scolastica, indossa i panni di Pinocchio. Sino a diciott'anni segue corsi teatrali parallelamente agli studi. Conseguito il diploma, nonostante il parere contrario dei genitori, decide di assecondare la sua passione e riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo che, per quattro anni, sino alla sua morte, lo inserisce nella sua compagnia (incontro oggetto di un capitolo del libro edito dalla Repubblica "Effetto Eduardo" ), e dove incontra Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scenE.

Dopo la morte di Eduardo e un breve periodo trascorso con Luca De Filippo, dal 1987 interpreta ruoli e partecipa a spettacoli importanti, come Cabaret di cui è stato il primo interprete in Italia, a Concha Bonita con musica di Nicola Piovani, alle Notti di Cabiria, al Bacio della Donna Ragno, a Carmela e Paolino, a Questa sera Amleto, per citarne solo alcuni. Per il teatro Verdi di Trieste nel 1993 è il maestro delle cerimonie in Cabaret con la compagnia della Rancia.

Dal 1996 interpreta il ruolo del brillante in varie operette. In modo continuativo per il teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste nel 1996 è Chic in Scugnizza, nel 1997 il conte Boni Cancianu in La principessa della Czarda con Paola Tedesco e la regia di Gino Landi, nel 1998 Petit-Gris in Cin Ci La, nel 1999 Herman in Rose-Marie di Rudolf Friml con Alessandro Safina, nel 2000 Il barone Koloman Zsupan in Gräfin Mariza di Emmerich Kálmán, nel 2012 Njegus ne La vedova allegra, e parimenti nel 2014, 2017, 2019 e 2020 presso il teatro Verdi di Salerno, diretto da Daniel Oren. Negli anni, ha lavorato inoltre per il Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l'egida del teatro San Carlo di Napoli, per il teatro Verdi di Pisa, il teatro Carlo Felice di Genova ed il San Carlo di Napoli.

Dal 2010 si dedica principalmente a recital scritti e diretti in prima persona, quali Volare - omaggio a Domenico Modugno, mentre nel 2014, fu protagonista con Fiorenza Cedolins ed Alessandro Safina di una puntata di Prima della prima in onda su Rai 3Gennaro Cannavacciuolo, l'attore morto a 60 anni | MondoVip

È morto a 79 anni l'attore Fred Ward, noto soprattutto per il suo ruolo nel  film “Tremors” - Il PostUSA. CALIFORNIA. SAN DIEGO. E` deceduto  l'attore americano Fred Ward è morto l'8 maggio, la conferma dal suo addetto stampa a Variety. Aveva 79 anni. Diventato celebre per il film fantascientifico Tremors accanto a Kevin Bacon che lo ha voluto ricordare su Twitter: "È triste sapere di Fred Ward.

 

Nato da una famiglia con origini scozzesi, irlandesi e cherokee, dopo gli studi si arruola per tre anni nella United States Air Force. Prima di diventare attore ha fatto anche boxe a livello professionistico e ha lavorato come boscaiolo in Alaska, ma dopo aver frequentato la New York's Herbert Berghof Studio diventa un attore, e partecipa ad alcuni film di Roberto Rossellini durante un periodo di studio a Roma. Prima di tornare in America nei primi anni settanta lavora nel teatro sperimentale e partecipa ad alcuni lavori televisivi. La sua prima apparizione da attore in America è nella parte di un cowboy in Pazzo pazzo West! (1975).Fred Ward è morto: addio all'attore di Tremors e I guerrieri della palude  silenziosa | Cinema - BadTaste.it

In seguito partecipa a importanti film come Fuga da Alcatraz (1979) e in I guerrieri della palude silenziosa (1981). Poi è la volta di Il mio nome è Remo Williams (1985), Tremors (1990) nel celebre ruolo di Earl Bassett in coppia con Kevin Bacon (e anche nel seguito Tremors 2: Aftershocks del 1996), Henry & June (1990) e I protagonisti (1992). Ward continua ad essere attivo per tutti gli anni novanta, lavorando in film come Una pallottola spuntata 33⅓ - L'insulto finale (1994), Reazione a catena (1996), America oggi (1993). Negli anni duemila recita in Tutta colpa dell'amore (2002), coprendo ruoli sia drammatici, comici e in film d'azione, oltre a partecipare come guest star in alcune sitcom, come Grey's Anatomy.Lutto nel mondo del cinema, è morto Fred Ward: aveva 79 anni

Ward è stato sposato due volte: dapprima con Silvia, da cui ha avuto il figlio Django, e successivamente, dal 1995, con Marie-France.Morto Fred Ward, l'attore di "Tremors" e "Sweet Home Alabama" aveva 79 anni

Lino Capolicchio - WikipediaItalia, Roma e` deceduto  Lino Capolicchio (Merano21 agosto 1943 – Roma3 maggio 2022) è stato un attoresceneggiatore e regista italiano.Nato a Merano, in provincia di Bolzano, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Torino, presso il Borgo San Donato, abitando con la madre e il fratello in via Pier Dionigi Pinelli; nel capoluogo piemontese ebbe le prime esperienze teatrali, sotto la regia di Massimo Scaglione. Muore a Roma il 3 maggio 2022 a 78 anni.


Si trasferisce poi a Roma per frequentare l'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico, e dopo essersi diplomato inizia la sua formazione professionale giovanissimo ed esordisce con Giorgio Strehler del Piccolo Teatro di Milano ne Le baruffe chiozzotte (1964) di Carlo Goldoni, ottenendo consensi di critica e di pubblico. Nel 1965 continua proficua la collaborazione con il maestro Strehler, ne Il gioco dei potenti, grande affresco shakespeariano tratto dall'Enrico VIII. Seguono altri successi sul palcoscenico, poi la Rai lo chiama a interpretare il ruolo di Andrea Cavalcanti nello sceneggiato Il conte di Montecristo (1966) di Edmo Fenoglio. L'anno successivo prende parte al cast internazionale de La bisbetica domata (1967) di Franco Zeffirelli (da Shakespeare). Benché il suo apporto sia minimo, il giovane Capolicchio vivrà per diverse settimane sul set, intrattenendo una serie di conversazioni col protagonista della pellicola, Richard Burton.Addio a Lino Capolicchio

Il primo ruolo da protagonista arriva nel 1968 con Escalation di Roberto Faenza. L'anno successivo è nel cast dei film Vergogna schifosi di Mauro Severino e Metti, una sera a cena, sceneggiato da un giovane Dario Argento, da una pièce teatrale di Giuseppe Patroni Griffi ispirata alle rivoluzionarie teorie sul sesso dello psichiatra austriaco Wilhelm Reich. Nello stesso anno è il protagonista de Il giovane normale di Dino Risi, commedia generazionale dal retrogusto agrodolce.È morto Lino Capolicchio, l'attore protagonista de "Il Giardino dei Finzi  Contini" - Il Riformista

Nel 1970 viene scelto da Vittorio De Sica per il suo ruolo più celebre, quello di Giorgio protagonista de Il giardino dei Finzi Contini, tratto dal romanzo di Giorgio Bassani, che vince nel 1971 l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e successivamente 1972 il premio Oscar al miglior film straniero e per questo film Lino Capolicchio vince il David di Donatello per la migliore interpretazione maschile.Lino Capolicchio, l'attore muore a 78 anni

Fanno seguito altri film molto interessanti, come Amore e ginnastica e una forte interpretazione in Mussolini ultimo atto (1974) di Carlo Lizzani. Nel 1975 è nuovamente in TV nello sceneggiato La paga del sabato (1975) di Sandro Bolchi e successivamente appare in un pulp poliziesco, La legge violenta della squadra anticrimine (1976) di Stelvio Massi ed è protagonista del film noir Solamente nero (1978) di Antonio Bido. Nel 1976 il regista bolognese Pupi Avati lo sceglie come protagonista del thriller La casa dalle finestre che ridono (1976); di qui nasce un lungo rapporto di collaborazione che vede l'attore nel cast e delle miniserie TV Jazz Band (1978) e Cinema!!! (1979), oltre che del film Ultimo minuto (1987). Partecipa anche alla realizzazione del film a basso costo Le strelle nel fosso (1978) sempre di Avati, girato velocemente nell'intervallo tra le due serie tv sulle rive del Po. Una favola gotica, ambientata nel Settecento, intrisa di poesia e nostalgia. E poi Noi tre (1984) dove interpreta Leopold Mozart, padre di Wolfgang Amadeus, in un racconto in chiave di leggenda del loro soggiorno fuori Bologna nel 1770.Lino Capolicchio - IMDb

Nel 2006 Capolicchio ha interpretato, come attore protagonista con il regista belga Mohammed Hambra, il film Aller-retour. È la storia di un italiano d'età che ritorna in Belgio, dopo aver lavorato a lungo nelle miniere di Marcinelle. Il film è uscito in Francia e in Belgio, ma non in Italia. Nel 2010 a dimostrazione di una lunga e stimata amicizia, Pupi Avati vuole ancora Capolicchio nel cast di Una sconfinata giovinezza, film che affronta una storia che parla di un evento sconvolgente come la malattia di Alzheimer. Nel 2010 ha partecipato al film documentario Pupi Avati, ieri oggi domani di Claudio Costa dedicato al regista Pupi Avati. Dopo Avati, Capolicchio lavorerà saltuariamente al cinema e alla TV dedicandosi molto invece al teatro e alla sceneggiatura e all'insegnamento.

In un'intervista del 2020, ha dichiarato di aver avuto l'infanzia segnata da un pessimo rapporto col padre che lo allontanò dalla famiglia, iscrivendolo in un collegio privato, quando era ancora molto giovane. A quest'esperienza traumatica ha ricondotto anche il rapporto coi primi registi dei suoi film, come Pupi Avati e Strehler, nei quali vide una proiezione della figura paterna, così come il ricevimento di varie proposte omoerotiche nel corso della sua carriera artistica.Addio a Lino Capolicchio: stella del cinema italiano, protagonista del  Giardino dei Finzi Contini - 7colli.it

Nel 2019 ha pubblicato la sua autobiografia, D'amore non si muore, con le Edizioni di Bianco e Nero, di Roma.

È morto Ray Liotta, indimenticabile interprete di 'Quei bravi ragazzi" - la  RepubblicaRaymond Allen "Ray" Liotta (Newark, 18 dicembre 1954  Repubblica Dominicana, 26 maggio 2022) è stato un attore statunitense.Morto Ray Liotta, celebre protagonista di "Quei bravi ragazzi" di Martin  Scorsese - HuffPost Italia

A soli 6 mesi viene adottato dalla famiglia Vidimarli-Liotta. Anche sua sorella Linda è adottata. Nel complesso, Liotta ha un fratellastro, cinque sorellastre e una sorella. Frequenta la "University of Miami" (si paga i corsi lavorando in un cimitero), dove stringe amicizia con l'attore Steven Bauer, a cui dovrà in seguito il primo ruolo importante della sua carriera cinematografica. Lavora infatti in soap opera, film tv e musical, in ruoli sempre diversi, finché nel 1986, grazie all'allora moglie di Bauer, Melanie Griffith, ottiene il ruolo di Ray Sinclair in Qualcosa di travolgente, dove interpreta il ruolo dell'ex marito psicotico e violento di Lulù, interpretata dalla stessa Griffith, e che gli frutta una nomination al Golden Globe come miglior attore non protagonista.Morto Ray Liotta, addio al leggendario attore di Quei Bravi Ragazzi

Dopo quest'esordio, Liotta rifiuta interpretazioni simili per accettare ruoli anche minori in commedie e thriller, quali Nick e Gino e L'uomo dei sogni. Nel 1990 Martin Scorsese lo vuole per il film Quei bravi ragazzi nel ruolo del protagonista (Henry Hill), un italo-irlandese che cerca di fare strada nella mafia americana, ruolo che lo impone su pubblico e critica e che fa apprezzare le sue doti di attore carismatico; dopo questa interpretazione, per non diventare un caratterista, sceglie ancora una volta ruoli diversi: un poliziotto maniaco in Abuso di potere, un vedovo che scrive jingle pubblicitari in Una moglie per papà, un militare ribelle in Fuga da Absolom.Ray Liotta biografia | MYmovies.it

Nonostante la sua popolarità sia legata soprattutto ai primi anni novanta, che lo vedono emergere come sex symbol, Liotta continua a lavorare con registi come Guy Ritchie (Revolver), Ridley Scott (Hannibal) e Ted Demme (Blow). Ha dato la voce a Tommy Vercetti, protagonista del videogioco GTA Vice City e ha inoltre dato il volto al personaggio Billy Handsome nella modalità Zombie del videogioco Call of Duty: Black Ops II. Il 12 agosto 2014 appare come protagonista nel video Lovers on the Sun di David Guetta sul canale del DJ stesso.Nel febbraio del 1997 sposa la produttrice Michelle Grace e nel dicembre del 1998 nasce la loro figlia Karsen; nel 2004 divorzia. Dal 2007 al 2011 ha avuto una relazione con l'attrice Catherine Hickland.Muore a 67 anni il 26 maggio 2022 nella Repubblica Dominicana, dove stava girando il film Dangerous Waters.Ray Liotta Foto di attualità - Getty Images

È morto a 94 anni il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato con due  papi - Il PostItalia -stato del vaticano - Roma si e` spento il Cardinale Angelo  Sodano ,  segretario di stato , all`eta` di 94 anni. Il funerale si e` svolto il 31 maggio 2022 alle ore 11.00 piazza di San Pietro , altare della Cattedra  della basilica . Nato 23 novembre 1927 ad Isola d`asti,

Egli  era ricoverato da tempo in una clinica romana dopo aver contratto il Covid . Come segretario di stato ha guidato per 15 anni la diplomazia vaticana in mediazioni internazionali e iniziative di pace.Segretario di Stato di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e decano emerito del Collegio cardinalizio. Il porporato dalla sera del 9 maggio scorso era ricoverato per polmonite al Columbus Hospital-Gemelli dopo essere risultato positivo al Covid.È morto a 94 anni il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato con due  papi - Il PostMorto Angelo Sodano, il cardinale segretario di Stato emerito- Corriere.it
Angelo Sodano è nato il 23 novembre 1927 ad Isola d'Asti, allora in provincia di Alessandria (oggi provincia di Asti) e diocesi di Asti, in Piemonte. Figlio di Delfina Brignolo e Giovanni Sodano (1901-1991) è il secondo di sei figli; suo padre è stato deputato del Parlamento italiano, eletto nelle file della Democrazia Cristiana per tre legislature, dal 1948 fino al 1963.saranno celebrati dal decano del collegio cardinalizio Giovanni Battista Re; al termine della messa papa Francesco presiederà i riti dell'ultima commendatio e della valedictio. Sarà sepolto nella cattedrale di Asti.È morto a 94 anni il cardinale Angelo Sodano
Boris Pahor è morto a Trieste, narrò l'orrore dei lager. Lo scrittore e  intellettuale di lingua slovena aveva 108 anni Chi eraItalia.  Trieste è deceduto a 108 lo scrittore Boris Pahor , (Trieste26 agosto 1913 – Trieste30 maggio 2022) è stato uno scrittore e insegnante sloveno con cittadinanza italiana.Pahor, di lingua e nazionalità slovene, è nato nel 1913 a Trieste (allora Impero austro-ungarico, oggi Italia) figlio di Franc Pahor e di Marija Ambrožič. Il padre lavorava come fotografo alla gendarmeria di Trieste. A sette anni assisté all'incendio del Narodni dom (Casa del Popolo), sede centrale delle organizzazioni della comunità slovena di Trieste. L'esperienza, che lo segnò per tutta la vita,affiora spesso nei suoi romanzi e racconti. Pahor visse drammaticamente il trauma della negazione forzata dell'identità slovena, attuata dal regime fascista (violenze squadriste, divieto di parlare sloveno, soppressione delle scuole e delle attività culturali e ricreative in tale lingua)È morto Boris Pahor, addio al gigante della letteratura del Novecento che  narrò l'orrore dei lager - Il Riformista

Finita la scuola media ed essendo stata soppressa l'istituzione slovena, frequentò il seminario di Capodistria, fino al 1935, e poi di Gorizia, fino al 1938, anno in cui abbandonò gli studi di teologia. Stabilì stretti rapporti con alcuni giovani intellettuali sloveni di Trieste; tra questi spiccano le figure del poeta Stanko Vuk, di Zorko Jelinčič, cofondatore della organizzazione antifascista slovena TIGR (e padre dello scrittore Dušan Jelinčič) e dei pittori Augusto Černigoj e Lojze Spacal. Negli stessi anni incominciò il carteggio con Edvard Kocbek (poeta sloveno e pensatore personalista, esponente del movimento cattolico-sociale e allievo di Emmanuel Mounier), nella cui figura Pahor riconobbe un importante ruolo di guida morale ed estetica. In questo periodo iniziò la sua attività letteraria su pubblicazioni periodiche clandestine in lingua slovena (ove rivestì ruoli dirigenziali) e - sotto pseudonimo - su una rivista pubblicata in Slovenia.

Negli anni 1939-1940 pubblicò, firmandoli col suo nome, alcuni contributi letterari sulla rivista slovena "Dejanje", fondata da Edvard Kocbek. Tornato a Trieste, svolse attività clandestine negli ambienti dell'antifascismo (riunioni in cui si parlava sloveno o si seguivano lezioni e conferenze nella stessa lingua).La storia di Boris Pahor raccontata alla BBC

Nel 1940 fu arruolato nel Regio Esercito e inviato al fronte in Libia. Ottenuta la maturità classica in un liceo di Bengasi, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università di Padova; prese servizio a Bogliaco, sul lago di Garda, come sergente, con il compito di interprete per gli ufficiali jugoslavi prigionieri di guerra catturati durante l'invasione della Jugoslavia.

Dopo l'armistizio dell'otto settembre tornò a Trieste, ormai soggetta all'occupazione tedesca. Sfuggito all'arresto da parte dei tedeschi, decise di unirsi alle truppe partigiane slovene che operavano nella Venezia Giulia; rimase in clandestinità a Trieste, dove, nel gennaio 1944, diventò responsabile per la stampa nell'ambito del comitato cittadino del Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno. Nel 1955 descriverà quei giorni decisivi nel famoso romanzo Mesto v zalivu ("La città nel golfo"), col quale diventerà celebre nella vicina Slovenia.

Nel gennaio 1944 venne arrestato dai collaborazionisti sloveni, i domobranci; incarcerato, fu torturato dalla Gestapo e deportato in Germania a febbraioFu internato in vari campi di concentramento in Francia e in Germania (NatzweilerMarkirchDachauNordhausenHarzungenBergen-Belsen).

Dopo la liberazione del campo di Bergen-Belsen Pahor arrivò a Parigi malato di tubercolosi; ricoverato in un sanatorio a Villiers-sur-Marne, rientrò a Trieste nel dicembre del 1946. Si laureò l'11 novembre 1947, con una tesi su Espressionismo e neorealismo nella lirica di Edvard Kocbek, relatore lo slavista Arturo Cronia.

In un contesto triestino caratterizzato da aspre lotte politiche, Pahor aderì a numerose imprese culturali dell'associazionismo sloveno, cattolico e non-comunista. Ebbe ruoli di rilievo in varie riviste slovene ("Razgledi", "Tokovi", "Sidro"); nel 1948 fu pubblicata una sua prima raccolta di prose brevi, Moj tržaški naslov ("Il mio indirizzo triestino"). Nell'ottobre 1952 sposò la scrittrice e traduttrice Frančiška Radoslava Premrl (1921-2009), da cui ebbe due figli. Nel 1953 iniziò a insegnare regolarmente letteratura slovena alle scuole medie inferiori; in seguito insegnò anche letteratura italiana, successivamente, e fino al 1975, insegnò nelle scuole superiori con lingua d'insegnamento slovena a Trieste.

Dal 1996 fino al 1991 fu direttore ed editore della rivista triestina Zaliv (Golfo) che si occupava, oltre che di temi strettamente letterari, anche di questioni di attualità, ospitando oppositori del regime di Tito e diventando un punto di riferimento per la dissidenza slovena; collegata alla rivista vi era una collana di pubblicazioni perlopiù di carattere storico-letterario. In questo periodo Pahor continuò a mantenere stretti rapporti con Edvard Kocbek, ormai diventato un dissidente nel regime comunista jugoslavo. I due furono legati da uno stretto rapporto di amicizia.

Boris Pahor nel 1958

Nel 1975, assieme all'amico triestino Alojz Rebula, Pahor pubblicò il libro "Edvard Kocbek: testimone della nostra epoca" (Edvard Kocbek: pričevalec našega časa). Nel libro-intervista il poeta sloveno denunciava il massacro di 12.000 prigionieri di guerra, appartenenti alla milizia collaborazionista slovena (domobranci), perpetrato dal regime comunista jugoslavo nel maggio del 1945, con la connivenza delle truppe britanniche. Il libro provocò durissime reazioni da parte del regime jugoslavo. Fu osteggiata la pubblicazione e la diffusione delle opere di Pahormentre allo stesso Pahor (diventato "persona non grata" e diffamato da persone legate al regime) per due volte e per lunghi periodi fu vietato l'ingresso in Jugoslavia

Grazie alle sue posizioni morali ed estetiche, Pahor diventò uno dei più importanti punti di riferimento per la giovane generazione di letterati sloveni, a cominciare da Drago Jančar.

Durante un viaggio a Parigi, nel 1986, Pahor conobbe il filosofo Evgen Bavčar (1946), grazie al quale l'opera più importante di Pahor, Necropoli, romanzo autobiografico sulla sua prigionia nel campo di concentramento di Natzweiler-Struthof, trovò il suo primo editore francese. La traduzione francese di Necropoli rese Pahor famoso nel mondo, facendolo assurgere al rango di grande classico della letteratura del Novecento

Le sue opere in sloveno sono tradotte in francese, tedesco, serbo-croato, ungherese, inglese, spagnolo, italiano, catalano e finlandese. Nel 2003 gli è stato conferito il premio San Giusto d'Oro dai cronisti del Friuli Venezia Giulia. Nel giugno del 2008 ha vinto il Premio Internazionale Viareggio-Versilia; nel maggio del 2007 è stato insignito dell'onorificenza francese della Legion d'onore; ha ricevuto il Premio Prešeren, maggiore onorificenza slovena in campo culturale (1992). Nel 2008, con Necropoli, è stato finalista e vincitore del Premio Napoli per la categoria "Letterature straniere".

Il 17 febbraio 2008 è stato ospite nella trasmissione televisiva Che tempo che fa di Fabio Fazio. Nel novembre 2008 gli è stato conferito il Premio Resistenza per Necropoli. Il 18 dicembre 2008 lo stesso Necropoli è stato eletto Libro dell'Anno da una giuria di oltre tremila ascoltatori di Fahrenheit, programma culturale radiofonico in onda su di Radio3. Nel 2012 gli è stato assegnato il "Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni - città di Lecco" per la sua autobiografia Figlio di nessuno. La Repubblica Italiana gli ha conferito le onorificenze di commendatore e di cavaliere di gran croce, rispettivamente nel 2019 e nel 2020.

In occasione delle elezioni europee del 2009, fu candidato nella lista della Südtiroler Volkspartei (SVP), collegata con il Slovenska Skupnost.

Pahor da pensionato visse a Trieste.Cento candeline per Boris Pahor - Moked

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