LE COCCODRILLATE DE GIULIANA MATTEUCCI DICEMBRE 20191 dicembre 2019 |
LE COCCODRILLATE
DI
GIULIANA MATTEUCCI
DICEMBRE 2019
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PER DONAZIONI:IBAN IT65J0305801604100320249689 A CHEBANCA!By Giuliana Matteuccilapostadigiulian@gmail.comFoto Fonte InternetItalia è deceduto Il cantante Fred Bongusto, Fred Bongusto, pseudonimo di Alfredo Antonio Carlo Buongusto (Campobasso, 6 aprile 1935 – Roma, 8 novembre 2019), è stato un cantante italiano.
Dotato di una voce calda e sensuale, fu molto popolare negli anni Sessanta come il classico cantante confidenziale (come Nicola Arigliano, Teddy Reno, Emilio Pericoli, Johnny Dorelli e l'amico-rivale Peppino di Capri), una figura che rimanda a quella dei crooner americani come Frank Sinatra o Nat King Cole. CONTINUA CON LE COCCODRILLATE.... Dagli anni Settanta si è distinto anche come autore di colonne sonore di film, soprattutto nel genere della commedia all'italiana.Nato nel centro storico di Campobasso, in Via Marconi, si fa notare per le sue doti musicali già da studente nella sua città in vari complessi locali; entra poi nel 1960 nel gruppo I 4 Loris (con Renato Silvestri, Loris Boresti, Luciano Bigoni e Nini Mezzet) nel ruolo di voce solista.
I 4 Loris ottengono un contratto discografico con la Primary di Giovanni Battista Ansoldi e debuttano nel 1961 con il 45 giri Madison Italiano/Notte d'amore, reinterpretazione di Jealous Lover di Charles Williams; canzone inserita nella colonna sonora del film L'appartamento di Billy Wilder, il cui testo italiano fu curato da Misselvia. Ben presto, grazie alle sue doti vocali, prende la strada della carriera solista. Il successo discografico arriva grazie all'amicizia che lo lega a Ghigo Agosti, che gli scrive e compone il brano Bella bellissima, incisa su 45 giri nel 1962. Ma a rivelarlo al grande pubblico fu la canzone sul lato B, Doce doce, scritta da Bongusto stesso a 18 anni. Una rotonda sul mare (1964) è considerato il suo maggiore successo e una delle canzoni-simbolo dell'Italia del boom economico. Il brano venne scelto da Luchino Visconti per la colonna sonora nel suo film Vaghe stelle dell'Orsa. Tra gli altri suoi brani più noti vi sono Malaga, Spaghetti a Detroit, Amore fermati, Doce doce, Frida, Tre settimane da raccontare, La mia estate con te, Lunedì e Prima c'eri tu che vinse nel 1966 Un disco per l'estate, manifestazione alla quale ha partecipato anche nel 1964 con Mare non cantare, nel 1965 con Il mare quest'estate, nel 1969 con Una striscia di mare, nel 1972 con Questo nostro grande amore e nel 1974 con Perdonami amore. Tra gli anni Sessanta e Settanta è una presenza fissa nei varietà televisivi Rai a proporre le sue canzoni, spesso dal vivo con l'orchestra. Da ricordare un medley dei suoi successi cantato in duetto con Mina in una puntata di Studio Uno nel 1972. Nel 1976 e nel 1977 incide altri due successi estivi che rimarranno negli anni: La mia estate con te (di Luigi Albertelli e Gene Colonnello) e Balliamo (Di Francia-Iodice-Di Francia) che sarà poi tradotto in spagnolo e diverrà un grande successo anche in Sud America, specie nell'interpretazione di Manolo Otero. Oltre ad aver partecipato a un paio di film musicali nella prima metà degli anni Sessanta (Obiettivo ragazze, Questi pazzi, pazzi italiani), Bongusto si è anche prodotto come compositore arrangiatore di colonne sonore: ne ha curate una trentina per film di successo come Il tigre di Dino Risi, Malizia (candidata al Nastro d'argento) e Peccato veniale di Salvatore Samperi, Venga a prendere il caffè da noi e La cicala di Alberto Lattuada, oltre ad aver interpretato la sigla di chiusura Quattro colpi per Petrosino dello sceneggiato Joe Petrosino di Daniele D'Anza. Nel 1973 si è avventurato anche nel mondo soul e rhythm&blues, interpretando il brano di Stevie Wonder Superstition adottando lo pseudonimo di Fred Goodtaste, traduzione inglese del proprio nome. Nel 1979 Bongusto è stato vittima di un fatto di cronaca: in sua assenza, due terroristi armati, rivelatisi successivamente essere Cristiano Fioravanti e Alessandro Alibrandi dei NAR, si introducono nella sua abitazione spacciandosi per fattorini e, dopo avere legato, imbavagliato e malmenato le due donne presenti (la moglie Gabriella Palazzoli e la loro governante), portano via dalla casa denaro, gioielli e il disco d'oro di Bongusto, per un valore di diverse centinaia di milioni. Nel 1985 pubblica l'album "Dillo tu..." in cui spicca "Ammore scumbinato" che riscuote un buon successo, specie nei piano-bar. Nel 1986 partecipa al Festival di Sanremo con Cantare (Di Francia-Iodice-Bongusto) ottenendo un ottimo successo, tanto che il brano fu il più eseguito in quell'estate. (cfr. Almanacco Panini su Sanremo). Parteciperà anche all'edizione del 1989 del Festival sanremese con Scusa. Nel 1989, pubblica l'album Le donne più belle, contenente un brano inciso e cantato con Il Giardino dei Semplici: 'E fantasme. Bongusto è stato sposato dal 1967 con Gabriella "Gaby" Palazzoli, scomparsa nel 2016, apprezzata soubrette degli anni cinquanta e sessanta che recitò in teatro con Macario e nel cinema a fianco di Alberto Sordi nel film Buonanotte... avvocato! e che, nel 1960, fu protagonista di un breve matrimonio con l'attore americano John Drew Barrymore dal quale ebbe una figlia di nome Blyth, sin da piccola cresciuta con Bongusto; John Barrymore Jr. con la moglie successiva avrà poi come figlia la celebre Drew Barrymore. Continua a svolgere di tanto in tanto attività canora e mantiene immutato il contatto con il Sudamerica, il Brasile in particolare: intenso il rapporto con artisti come Toquinho (anche lui di origini molisane) e Vinícius de Moraes. Dal 5 al 16 dicembre 2007 la sua ultima tournée in Sudamerica, nel corso della quale si è esibito in Uruguay ed Argentina. Il 18 marzo del 2005 il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi gli consegna una targa d'argento per i 50 anni di carriera, che verranno poi festeggiati il 30 maggio del 2007 al Gilda Club di Roma. Il 26 maggio dello stesso anno viene insignito dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dell'onorificenza di Commendatore ordine al merito della Repubblica italiana. Bongusto trascorreva buona parte del suo tempo ad Ischia, un'isola che amava profondamente e nella quale ha stabilito una sorta di buen retiro nel borgo marinaro di Sant'Angelo, dove ha trovato l'ispirazione per alcune tra le sue canzoni più belle. L'ultima delle sue apparizioni pubbliche risale al 22 aprile 2013, in occasione del concerto in ricordo di Franco Califano, quando ha cantato il brano scritto per lui dallo stesso artista intitolato Questo nostro grande amore. Nel 2013 duetta in Amore Fermati con Iva Zanicchi nel disco della cantante In cerca di te. Negli anni Novanta, presentato come capolista locale, ha rivestito anche la carica di Consigliere Comunale a Bari, eletto nel Partito Socialista Italiano. Da giovanissimo Bongusto ha giocato a calcio, mostrando buone qualità; tuttavia, il suo sport preferito è diventato successivamente il tennis, disciplina nella quale si è fatto apprezzare raggiungendo un buon livello agonistico. È morto la notte tra il 7 e l'8 novembre 2019 a 84 anni nella sua casa di Roma, dopo una lunga malattia.
Italia Roma, è deceduta Maria Pia Tavazzani, conosciuta anche come Maria Pia Fanfani (Pavia, 29 novembre 1922 – Roma, 7 novembre 2019), è stata una partigiana, scrittrice e f
Nacque a Pavia da Carlo e Ida Carmeloni (orfanella adottata dalla famiglia Tavazzani); scampata a una polmonite durante l'infanzia, venne educata all'impegno umanitario per volontà della madre che aveva fatto un voto durante la malattia della piccola. Nel 1942 sposò l'ingegnere Giuseppe Vecchi, e durante la seconda guerra mondiale partecipò alla lotta partigiana contro l'occupazione nazifascista, come staffetta accanto al fratello Attilio, capo partigiano. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1973, sposò nel 1975 Amintore Fanfani, storico leader della Democrazia Cristiana e più volte Presidente del Consiglio, che nel 1968 era rimasto vedovo di Biancarosa Provasoli. Con il secondo matrimonio, anche grazie alla ricca rete di relazioni col mondo della politica internazionale l'attività e l'impegno umanitario di Maria Pia Tavazzani, ormai nota prevalentemente con il cognome del marito, presero nuovo impulso. Nel 1983 diventò presidente del Comitato Nazionale Femminile della Croce Rossa Italiana, carica che ricoprì fino al 1994 e che le avrebbe consentito di moltiplicare i suoi progetti umanitari. Nel 1985 venne nominata a Ginevra Vicepresidente della Lega Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (1985-1989) sotto la presidenza di Enrique de la Mata. Il suo impegno nella Croce Rossa Internazionale, tra cui la presenza in missioni umanitarie nei Balcani negli anni di guerra seguiti alla dissoluzione della Iugoslavia, e il suo attivismo in molte attività di volontariato, la portarono ad avere una forte esposizione mediatica, venendo da un lato ad essere accusata di presenzialismo e dall'altro ad essere considerata come la prima vera first lady della Repubblica italiana. Fu una delle personalità femminili a essere intervistate dalla scrittrice Paola Severini Melograni nel suo libro Le mogli della Repubblica. Maria Pia Tavazzani è morta a Roma a quasi 97 anni il 7 novembre 2019.
Italia. Roma è deceduto il 15 novembre 2019, il regista ed autore Antonello Falqui. Nasce a Roma il 6 novembre 1925 figlio del critico e scrittore Enrico Falqui. Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza Nel 1952 approda alla Rai, lavorando nella sede di Milano. Le trasmissioni televisive sono ancora in fase sperimentale e saranno inaugurate il 3 gennaio 1954. Le sue prime regie per la televisione sono quelle di alcuni documentari. Raggiunge la celebrità presso il grande pubblico, che di sera si riuniva nelle poche abitazioni o locali pubblici in cui era presente un apparecchio televisivo, con Il Musichiere, celeberrimo programma condotto da Mario Riva, in onda dal 1957 al 1960. Dirige quattro edizioni di Canzonissima (1958, 1959, 1 Negli anni settanta e ottanta collabora, tra gli altri, con Paolo Villaggio e Gigi Proietti. Nel 1986 dirige il programma Un altro varietà e nel 1988 Cinema, che follia!: tra gli altri, chiama a far parte di questi due programmi il gruppo comico Gli Specchio. A Falqui è dedicato il film Il conte Max del 1991. È morto il 15 novembre 2019 a 94 anni.
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