L'Afghanistan e l'Asia centrale: prospettive e sfide dopo il ritiro delle Forze1 febbraio 2014 |
L'Afghanistan e l'Asia centrale: prospettive e sfide dopo il ritiro delle Forze NATO/ISAF
Il 18 dicembre si è svolta a Bruxelles una conferenza di alto livello sulle sfide e le prospettive che affronteranno l'Afghanistan e l'Asia centrale dopo il ritiro della Forze NATO dall'Afghanistan, nel 2014. Lanciata dalla Delegazione parlamentare per i rapporti con l'Asia centrale - presieduta dall'On. Paolo Bartolozzi - e dalla Delegazione per i rapporti con l'Afghanistan, la Conferenza si è svolta in collaborazione con la Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo.
CONTINUA IL VIAGGIO NEL EURONEWS.... Un intero giorno di lavoro e ben sei panel di discussione che hanno visto dibattere apertamente i rappresentanti istituzionali dei paesi della regione coinvolti, le alte cariche della NATO e del Servizio di Azione Esterna dell'Unione Europea, i deputati del Parlamento europeo e i rappresentanti di numerose organizzazioni e centri di studio attivi ed impegnati su questo tema. Una conferenza che ha segnato un punto importante nella definizione della strategia europea per la regione, nel quadro del prossimo ritiro delle forze ISAF; momento nel quale l'Unione Europea e gli attori internazionali dovranno giocare un ruolo essenziale, specialmente nel sostegno alla stabilizzazione dell'area centro-asiatica e nella risposta alla minaccia di un nuovo sviluppo fondamentalista nella regione. Il dialogo, un forte reciproco impegno e un rinforzato aiuto internazionale, dovranno essere i punti fermi per affrontare questa nuova sfida internazionale. Saranno lo sviluppo, i processi di democratizzazione, la stabilità governativa dell'Afghanistan, così come una forte collaborazione di tutti i paesi della regione e un convinto supporto dell'Unione Europea, e insieme del Parlamento Europeo, a far sì che gli sforzi congiunti che verranno messi in atto siano coronati da risultati positivi e stabili.
Approvato il rapporto Bartolozzi
sui prodotti vitivinicoli aromatizzati Il 14 gennaio 2014 il Parlamento Europeo, riunito in seduta Plenaria a Strasburgo, ha approvato l’accordo in prima lettura siglato con il Consiglio, sulla proposta di regolamento relativa alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati di cui l’On. Paolo Bartolozzi è stato relatore. Sabato 25 gennaio 2014 sono stato ospite della trasmissione Punto Europa su RAI2. Abbiamo parlato proprio dei prodotti vitivinicoli aromatizzati e della proposta di regolamento in materia, per la quale sono stato relatore della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo. Clicca qui per guardare la trasmissione. Si è così concluso, con una approvazione a larghissima maggioranza, un processo negoziale durato due anni. I negoziati con Consiglio e Commissione, infatti, si erano aperti subito dopo il voto in Commissione Ambiente del Parlamento europeo del 25 aprile 2012. Tuttavia, nonostante la comune volontà politica delle parti di raggiungere velocemente un accordo e l’assenza di punti particolarmente controversi, il processo negoziale non ha potuto non intrecciarsi con la grande riforma parallelamente in atto della Politica Agricola Comune, arrivando a conclusione solo in seguito al raggiungimento dell’accordo politico sul dossier della PAC, rispetto al quale sono stati inseriti alcuni allineamenti. Dai negoziati è uscito un testo che vede migliorata l’applicabilità, la leggibilità e la chiarezza della legislazione dell’Unione europea sui prodotti vitivinicoli aromatizzati, che introduce una politica di qualità e che delinea regole ben precise per quanto riguarda la protezione da qualsiasi forma di indicazione falsa o fuorviante relativa alla provenienza, l’origine, la composizione, il contenuto di vino o di alcol, i metodi di produzione o le qualità essenziali dei prodotti. In qualità di relatore per il Parlamento europeo, l’On. Paolo Bartolozzi si è dichiarato estremamente soddisfatto del risultato raggiunto. La normativa, infatti, è tesa ad aggiornare il precedente quadro normativo dei prodotti vitivinicoli aromatizzati immessi sul mercato dell’Unione europea - risalente al 1991 - ed avrà una rilevanza particolare per il settore. I prodotti vitivinicoli aromatizzati, infatti, rivestono un ruolo importante per i consumatori, i produttori e, in generale, per il settore agricolo nell’Unione europea. Essi rappresentano una quota significativa nell’ambito del settore vinicolo europeo e si configurano come un mercato estremamente importante dal punto di vista qualitativo e quantitativo, sia a livello interno che internazionale. L’entrata in vigore di questo regolamento avrà inoltre una rilevanza particolare ed un grande valore per l’Italia, dove la produzione di vini aromatizzati nasce come settore strutturato già nella metà del 1800. L’Italia, infatti, rappresenta più della metà della produzione europea del settore e si colloca al quinto posto nella graduatoria dei mercati di consumo europei, dopo Spagna, Germania, Francia e Polonia. Ha contribuito a questo successo la presenza nel nostro Paese di importanti marchi che nel corso del tempo hanno assunto sempre maggiore fama e prestigio, arrivando a sviluppare “ricette di aromatizzazione” che sono state in grado di assumere la qualità di “firma” caratterizzante di eccellenze come il Vermouth o il Barolo Chinato. By On. Paolo Bartolozzi
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