EURONEWS....DA BRUXELLES
Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione sul Kazakistan. Questo importante paese dell’Asia centrale è stato sconvolto pochi mesi fa da un grave evento nella città di Zhanaozen, che ha causato numerose vittime ed ha aperto un intenso dibattito attorno alle indagini promosse dal paese stesso per accertare i fatti. La preoccupazione sorta nel Parlamento europeo per gli sviluppi della situazione è stata tale da includere il Kazakistan all’ordine del giorno della sessione plenaria, al fine di approfondire con obiettività e trasparenza quanto accaduto e il contesto interno attuale del paese.
Nel dibattito alla presenza del Ministro degli Affari Esteri della Danimarca, Villy Søvndal, in rappresentanza dell’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Europea, baronessa Catherine Ashton, è intervenuto PAOLO BARTOLOZZI (PPE-I)
“Grazie Presidente, Grazie Sig. SØVNDAL.
Vorrei anch’io, prima di tutto, ribadire la solidarietà alle famiglie delle vittime dei gravi scontri avvenuti il 16 Dicembre a Zhanaozen, cosi come la nostra preoccupazione per l’evoluzione successiva degli avvenimenti.
Quella che, all’origine, era essenzialmente una vertenza sindacale è degenerata nei gravissimi incidenti nei quali hanno perso la vita 17 persone e, nei giorni successivi agli incidenti, negli arresti di giornalisti e rappresentanti dell’opposizione.
E’ nell’interesse di tutti, e come anche dimostrato dal Kazakistan in prima persona, fare piena luce sugli avvenimenti e spero per questo che quella di oggi si distingua unicamente come una positiva occasione per il nostro Parlamento per approfondire quanto finora accaduto e ribadire il nostro appello ad un’indagine che rassicuri la collettività internazionale sul fatto che le responsabilità per i fatti di Zhanaozen verranno chiarite e i responsabili perseguiti nel massimo rispetto dei principi di legalità e di tutela dei diritti dell’uomo.
La Delegazione che ho l’onore di presiedere ha avuto la possibilità, durante alcune sue riunioni, di ascoltare le spiegazioni fornite dalle autorità kazakhe e anche alcune ONG molto attive nell’osservazione degli avvenimenti in questo paese.
La disponibilità delle autorità del Kazakistan a fornire spiegazioni, nonché le promesse di ulteriori chiarimenti, sono senz’altro elementi positivi che devono essere ovviamente da noi tutti apprezzati.
Anche per questo, vorrei sottolineare la necessità di conservare un maggiore equilibrio.
Equilibrio che mi sarei augurato di ritrovare evidenziato anche nel testo della risoluzione che domani dovremmo votare e che, a mio parere, sarebbe forse stato opportuno rimandare in attesa della conclusione delle indagini ufficiali, alle quali sarebbe stato utile affiancare una missione ufficiale di indagine internazionale.
L’innegabile necessità di fare ancora chiarezza sull’accaduto e il bisogno di fare appello affinché sempre maggiori sforzi vengano profusi dal Kazakistan per migliorare i progressi sulla strada della democrazia deve, inoltre, essere costantemente accompagnata da un rinnovato impegno ad un aperto e costruttivo dialogo con questo paese.
Il Kazakistan ha avviato da alcuni anni un processo importante di riforme in materia di democrazia e di diritti dell’uomo. Nel 2010, inoltre, ha esercitato la Presidenza dell’OSCE e in previsione del suo periodo di presidenza ha assunto una serie di impegni molto importanti. E’ inoltre un paese cruciale per quel che riguarda la stabilità e il futuro politico e strategico dell’Asia Centrale e un importante partner economico e commerciale dell’Unione Europea.
Queste considerazioni ovviamente non devono essere poste in alternativa con la difesa della democrazia e dei diritti dell’uomo. Il paese dovrà impegnarsi ancora molto per portare avanti le sue riforme e mantenere gli impegni assunti a livello internazionale, ma quello che ritengo importante è che questi sforzi non vengano interamente annullati dagli episodi attuali.
Credo vada quindi garantito il perseguimento di ambedue gli obiettivi: un rapporto solido e fruttifero con il Kazakistan e un costante aiuto e accompagnamento del Kazakistan nel suo processo di sviluppo della democrazia e dei diritti dell’uomo.
E’ in quest’ottica che ritengo importante che si mantengano gli impegni assunti da entrambe le parti con il proseguimento dei negoziati per il nuovo accordo di cooperazione e partenariato. Grazie.”
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