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By Patrizia Pierbattista
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Foto by Linda Eyes Studiopr/TheWogue.net
Cosa è la patata per Voi? La
patata è un tubero commestibile ottenuto dalle piante della specie
Solanum tuberosum, molto utilizzato a scopo alimentare previa cottura. Originaria delle Ande, la patata fu domesticata nella regione del lago Titicaca e divenne uno degli alimenti principali degli Inca, che ne svilupparono un gran numero di varietà per adattarla ai diversi ambienti delle regioni da loro abitate. I primi europei a conoscere la patata furono i conquistadores spagnoli del Perù: la prima descrizione scritta della pianta risale al 1537. La patata giunse in Europa intorno alla metà del XVI secolo: è segnalata in Spagna nel 1573, un po' più tardi nei Paesi Bassi e in Italia (allora possedimenti spagnoli), in Inghilterra nel 1588 (portatavi da Walter Raleigh), in Germania alla fine del secolo; in Italia venne chiamata
tartuffolo o
tartufo bianco. Presente nei giardini botanici, a lungo il suo rilievo nell'agricoltura e nell'alimentazione fu marginale, e veniva considerata un cibo adatto prevalentemente agli animali. A sfavore della diffusione della patata giocavano vari fattori. Le prime varietà importate dal Sudamerica erano poco adatte alla coltivazione nei climi europei e davano raccolti scarsi. L'aspetto del tubero, deforme e irregolare, agli occhi degli europei di allora appariva strano e antiestetico, e alcuni erboristi suggerirono che potesse provocare la lebbra. La patata non era citata nella Bibbia, e secondo alcuni religiosi ciò significava che Dio non intendeva che gli uomini se ne cibassero. La patata fu perfino associata alla stregoneria ed al demonio.
" Su due secoli di patate nelle terre d'Abruzzo" editore One group.
Oramai la patata è la nostra regina dei piatti, essa risolve molte questioni, oramai le casalinghe sono poco avezze alla cucina italiana, per cui sono diventate cultrici delle patate cucinate ad ogni formato e veloci. Così abbiamo avuto il piacere di incontrare il direttore del Consorzio della patata del fucino, Mario Nucci che ha curato un piccolo testo. Libro edizione One Group de Francesca Pompa, che è anche direttrice della Galleria One Group ad Aquila. Il libro di pagine 82 ,in formato quasi tascabile, finito di stampare luglio 2021. Questa pubblicazione nasce dallo spirito di ricerca che ha portato al ritrovamento di un prezioso documento del 1817 sulla coltivazione della patata, qui riportato fedelmente. Nasce anche dalla volontà di far conoscere ai coltivatori la storia della patata che nel Fucino di 4000 ettari è da sempre una delle coltivazioni di 2.0 milioni di quintali, il 20% della produzione italiana escluse le novelle, più caratteristiche tanto da ottenere il riconoscimento come IGP PATATA del FUCINO,un progetto importante dell'AMPP a cui ha concorso Mario Nucci assieme all'agronomo Battista Bianchi. Con la presentazione de presidente AMPP Rodolfo Di Pasquale. Per chi come oggi in piena pandemia mondiale abbiamo avuto dei momenti di lock down, quanti hanno pensato di coltivare qualcosa nel proprio giardino e terrazza delle verdure o magari le patate? Ebbene questo piccolo libro vi può aiutare.
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Questa pubblicazione nasce dallo spirito di ricerca che ha portato al ritrovamento di un prezioso documento del 1817 sulla coltivazione della patata, qui riportato fedelmente. Nasce anche dalla volontà di far conoscere ai coltivatori la storia della patata che nel Fucino di 4000 ettari è da sempre una delle coltivazioni di 2.0 milioni di quintali, il 20% della produzione italiana escluse le novelle, più caratteristiche tanto da ottenere il riconoscimento come IGP PATATA del FUCINO, un progetto importante dell'AMPP a cui ha concorso Mario Nucci assieme all'agronomo Battista Bianchi. Con la presentazione de presidente AMPP Rodolfo Di Pasquale. Per chi come oggi in piena pandemia mondiale abbiamo avuto dei momenti di lock down, quanti hanno pensato di coltivare qualcosa nel proprio giardino e terrazza delle verdure o magari le patate? Ebbene questo piccolo libro vi può aiutare.ncastonata tra monti, nella terra del Parco Nazionale d'Abruzzo, del Parco Regionale Sirente Velino e di aree naturali protette, si estende la piana del Fucino dove un tempo c'era un grande lago pescoso, terzo d'Italia, poi prosciugato.Oggi culla della migliore tradizione agricola, tra gli orti più importanti d'Italia.
Il Fucino è una pianura di circa 13.000 ettari a 700 mt s.l.m., di cui oltre 4.000 impiegati nella coltivazione pataticola. Rappresenta una grande risorsa per questo territorio, posizionando l'Abruzzo tra i primi produttori in Italia.Il clima continentale, inverni rigidi e piovosi ed estati calde e afose, le condizioni pedoclimatiche, i terreni ricchi di potassio, fosforo, vitamina B5, magnesio, zinco, ferro, proteine e altre vitamine, attribuiscono al pregiato tubero caratteristiche dalle proprietà nutrizionali eccezionali.Da qui il valore del riconoscimento: finalmente la Patata del Fucino può fregiarsi del marchio IGP, Identificazione Geografica Protetta.
LA PROTAGONISTA …ROMA!
IN GIRO PER L’ETERNA CITTA’
IL LIBRO
INTERESSE CAPITALE
IL GIRO DI ROMA IN 80 GIORNI
DI FRANCESCO GIRO
Di
Patrizia Pierbattista
&
Mirella Pierbattista
Una promenade, una passeggiata, un viaggio insomma camminare ed osservare tutto attorno a noi quando si va in giro per una città, un luogo, o in qualsivoglia location. Quindi partenza verso vie diverse o semplicemente anche sotto casa nostra. Ecco qui vogliamo intraprendere un viaggio diverso con un personaggio del Governo 2021 un senatore della Repubblica. Il senatore Francesco Giro che con la sua passione e soprattutto un conoscitore della propria città natale. Roma.
Nella prima frasi che inizia questo racconto di varie giornate nella sua città natale. Qualcuno lo ha definito “ Marziano a Roma” essendo una specie di cronista attento, storico ed ironico osservatore di una città arrotolata nel suo essere complessa da vivere nel quotidiano per un cittadino, ma soprattutto in uno sguardo più rivolto all’amministrazione cittadina. Fotografando una città eterna che forse nel futuro sarà diversa da quella che vediamo oggi? Con la pandemia Covid 19 che fatto diventare una città fantasma quando si era in lockdown! Ecco chi è il nostro cronista di una città lasciata quasi morta! Francesco Giro.
Laureato in Filosofia morale all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Nei primi anni ‘90 è Consulente esperto alla Presidenza del Consiglio (ex lege 400/1988) e fa parte dello staff del Capo Dipartimento Affari sociali Guido Bertolaso nei governi Amato (1992) e Ciampi (1993). Nel 1993 viene nominato dal Ministro Fernanda Contri Capo del Servizio Politiche familiari del Dipartimento Affari sociali della Presidenza del Consiglio e in tale veste coordina per l’Italia l’Anno Internazionale sulla Famiglia indetto dall’Onu per il 1994, curando per il governo il “Rapporto nazionale sulla Famiglia” al quale collaborano fra gli altri i professori Guido Alpa, Nicola Rossi, Antonio Golini. Nel 1995, quando ancora era collaboratore dell'ex-DC Alberto Michelini, inizia la collaborazione con Silvio Berlusconi. Avrà il suo ufficio a Palazzo Grazioli per oltre 10 anni dal 1995 al 2006. Dal 2000 al 2005 è consigliere regionale di Forza Italia nel Lazio, ricoprendone, nell'ultimo anno della legislatura, la carica di capogruppo, partecipando attivamente, fra l’altro, alla stesura del nuovo Statuto della Regione Lazio, che nella cerimonia ufficiale di presentazione a Roma dedicherà alla memoria del compianto amico Giampiero Arci, consigliere regionale di An e stretto collaboratore di Francesco Storace. È sempre di quegli anni la nuova legge urbanistica regionale. 2001-2002 è consigliere del Ministro dell’Interno Claudio Scajola al Viminale, dove collaborerà con i prefetti Carlo Mosca e Armando Gradone. 9 aprile 2006 è eletto alla Camera dei deputati; è componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Nel settembre 2006, viene nominato dal presidente Berlusconi coordinatore regionale del Lazio e commissario per la Città di Roma. Mai prima d’ora in Forza Italia le due cariche vennero cumulate. Nel giugno 2007, unico caso in Forza Italia, promuove le Primarie per Roma, che videro la partecipazione diretta di quasi 40mila militanti, iscritti e non, che aderendo alla Carta dei Valori del Movimento azzurro e versando due euro, votarono in oltre 100 gazebo per l’elezione dei 20 componenti del nuovo direttivo romano di FI. L’evento ebbe una straordinaria risonanza sulla stampa che arrivò a titolare “la marcia dei 40mila” e celebre fu la battuta di Silvio Berlusconi sull’affluenza al voto: “un risultato bulgaro”. Lo stesso Berlusconi, pur non votando, non essendo residente a Roma, volle partecipare alle primarie, recandosi al seggio allestito in un camper da Mariarosaria Rossi, allora consigliere azzurra del Municipio di Cinecittà, che tuttavia pretese da lui il versamento libero del contributo previsto dal Regolamento delle elezioni primarie. Novembre del 2007 organizzò per Berlusconi una navigata sul Tevere con il battello Tiber II per denunciare il degrado della Capitale lungo le sponde del fiume. A seguito delle consultazioni amministrative del 2008, gli succederanno nella carica di coordinatore regionale Vincenzo Piso (ex AN) e Alfredo Pallone (ex FI). Il coordinamento della Capitale passa invece nelle mani di Gianni Sammarco, anch'egli ex FI. 2008 viene eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Lazio 1. È nominato sottosegretario unico ai beni culturali del governo Berlusconi IV. Dal quel ruolo fu protagonista del restauro integrale del Colosseo, dell’inaugurazione del Maxxi, del nuovo allestimento di Palazzo Barberini dopo il trasferimento del Circolo ufficiali, in particolare della gestione del più grande vincolo paesaggistico apposto con decreto dal ministro Bondi nella zona compresa fra la via Laurentina e la via Ardeatina. Dopo il ricorso al Tar perso dai costruttori romani, il ministro Bondi e il sottosegretario Giro riuscirono a trovare un’intesa, in base all’applicazione del Codice Urbani dei beni culturali e del paesaggio, che scongiurò il proseguimento del contenzioso amministrativo davanti al Consiglio di Stato. 2010 Giro aderisce alla Fondazione REL, Riformismo e Libertà, guidata da Fabrizio Cicchitto. 2013 viene eletto al Senato sempre nelle liste del PDL nella circoscrizione del Lazio. È componente della commissione cultura, istruzione, sport e membro della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco.16 ottobre 2013 viene nominato vicepresidente della Delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea del Consiglio d'Europa. 2013 al 2018 è membro della Commissione nazionale Unesco in rappresentanza del Senato della Repubblica.
2007 Giro lanciò l'allarme sicurezza a Roma a seguito dell'omicidio di Vanessa Russo da parte di due ragazze romene nel metrò. Con un filmato video denuncia lo spaccio di cocaina a Trastevere, un fatto che ebbe particolare risonanza per opera del tg 5 che diffuse il video come notizia d’apertura nella sua edizione principale delle 20. 2010 si oppose al carcere per un ventenne romano, assassino di un'infermiera romena. Ottobre 2012 pubblica il volume “La Città Chiara”, una sua autobiografia politica. 2013 realizza il Docufilm Il fiume della libertà, film documentario per ricordare i vent'anni dalla "discesa in campo" di Silvio Berlusconi. 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia. 25 novembre 2014 diventa vicepresidente del suo gruppo parlamentare.10 giugno 2015 viene nominato responsabile settore dipartimenti di Forza Italia. In vista del duro confronto parlamentare in Senato sulla riforma della scuola, viene designato capogruppo di FI in commissione istruzione. 2014 è risultato fra i maggiori contributori al suo partito con erogazioni liberali per 54.600 euro. Elezioni politiche del 2018 viene rieletto senatore. Nelle liste di Forza Italia. 28 marzo 2018 viene eletto Segretario di presidenza del Senato della Repubblica. È membro della speciale Commissione per il conferimento delle Onorificenze al Valore e Merito Civile del Ministero dell’Interno. Fa parte del Gruppo di lavoro che su incarico del Presidente del Senato valuta le richieste dei cittadini che vogliano rivendicare il diritto all’oblio mediante la cosiddetta procedura di deindicizzazione di ogni menzione che li riguardasse all’interno degli atti parlamentari di sindacato ispettivo (interpellanze e interrogazioni) che non verranno così più elencati nei motori di ricerca. Dicembre 2019 è tra i 64 firmatari (di cui 41 di Forza Italia) per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale. Metà gennaio 2020 prende la tessera della Lega a seguito di un duro scontro col leader dei giovani di FI Marco Bestetti sull'autorizzazione a procedere da parte del Senato nei confronti di Matteo Salvini, indagato dal tribunale dei ministri per sequestro di persona a causa del "caso Gregoretti". Oggi è l’unico parlamentare ad avere la doppia tessera FI-Lega, essendo socio ordinario di FI e socio sostenitore del movimento di Matteo Salvini.
Conserva uno stretto rapporto politico e di amicizia personale con l’attuale coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani e collabora con il coordinatore regionale del Lazio della Lega Claudio Durigon. Aprile 2021 pubblica il suo secondo libro su Roma, “Interesse Capitale”, un viaggio in 80 giorni nella Città, attraverso 39 racconti, che dedica “all’amico Guido Bertolaso”.15 aprile 2021 viene nominato da Maria Elisabetta Casellati Presidente della Commissione d’esame per il reclutamento di 60 Coadiutori parlamentari del Senato della Repubblica.
Ed ecco che ritorniamo verso il cammino di una Roma diversa con gli occhi di un semplice cittadino e non ma soprattutto amatore di questo luogo storico e culturale. Nel suo ultimo lavoro letterario," Interesse Capitale - Il giro di Roma in 80 giorni" edito da Gangemi Editore Internazionale, Serie Economia e Società. È un grido per rivendicare il ruolo della sua antica civiltà! Perché Roma Capitale sarà in grado di tornare protagonista! Non solo in Italia! Ma nello scenario europeo ed internazionale.
Queste parole estrapolate nel libro nelle ultime pagine è la voce autorevole del senatore Francesco Giro, un romano doc. In questo libro, produce molte domande , tra di noi che lo abbiamo letto e forse anche a voi lettori. È un "Giro" in ottanta giorni in un quarant’anni della vita dei protagonisti della Roma del Campidoglio, del teatro, del cinema dove la romanità è il baricentro della nostra Italia.
Il senatore Giro prende spunti dalla storia dei vari sindaci da Rutelli, il più apprezzato innovatore e della rinascita, soprattutto nel suo primo mandato. Il primo sindaco eletto dai cittadini romani, egli affiancato di uomini di gran valore come Franco Carraro al quale si deve la legge ancora rimpianto di Roma Capitale. Poi racconta il Sindaco Veltroni, denominato governatore che usò la leva urbanistica per consolidare il suo potere. Si deve a lui il nuovo piano regolatore, egli garante politico e istituzionale ,anche per il suo prestigio che incarnava. Poi venne Alemanno, un sindaco visionario, che si è posto finalmente il problema di dare a Roma il ruolo che le spetta di città Capitale, con nuove funzioni e nuove risorse. Nel capitolo dedicato alla attuale sindaca Raggi ne dedica molto, molte le critiche, come le sue disavventure giudiziarie, e grandi manovre economiche sociali e del suo partito. Nel libro vi è la cronaca di storie delle aziende municipalizzate come Atac, Ama, in fallimento entrambe l'azienda, storie di mala economia, fatta con parole. Insomma un libro che può interessare basta molti, ma forse è un messaggio per qualcuno nella politica ed o nell'amministrazione comunale e o regionale? A voi la lettura tra le righe di questo viaggio! La lettura è assai fruibile, leggendo si intuisce l'amore verso la sua città Roma. Rendendo omaggio anche al nostro amico Gigi Proietti, il romano più amato tra gli attori comici ed irriverenti con ironia romanesca.
Parla del verde, delle buche. Una dedica speciale al bambino ucciso dal padre, gettato nelle fredde acque del Tevere molti anni fa. Oggi ancora là vi è la targa in suo ricordo. Mentre il padre sta scontando l'ergastolo. Ma lo scrittore grida forte per sostenere i più deboli. Come i bambini, vecchi e gli ammalati. Mentre oggi in piena pandemia molte sono le persone disagiate e deboli che vengono sottoposte a crimini in casa. Sosteniamo la lotta contro le violenze alle donne ai bambini e agli esseri umani che sono in difficoltà. 191 pagine di vera romanità, critica ed ironica al prezzo di circa 20.00 €.
Perchè proprio di Sabato inizia la Crisi? Questo è un dilemma per questo nuovo scrittore! "LA crisi colpisce anche di sabato" di Christophe Palomar, edito Ponte delle Grazie, per conto di Adriano Salani editore s.u.r.l.
Pensavamo che forse era la crisi economica e sanitaria di questa Pandemia! invece lo scrittore ci dice al telefono che è uno scritto che nasce dal 2009 e pubblicato a fine mese di AgostoCi è pervenuto nei giorni caldi della settimana di Ferragosto un libro "la crisi colpisce anche di sabato", con tanto di lettera da parte del responsabile ufficio stampa/comunicazione.
Lo scrittore Christophe Palomar, nato in Alsazia da padre italiano e madre spagnola cresce in Tunisia. Studia alla HEC di Parigi e alla Bocconi prima di intraprendere la carriera di manager. Dal 2017 divide il suo tempo fra la consulenza per le aziende e la letteratura. Dopo la partecipazione al libro collettivo Occhi mediterranei (Pendragon, 2019) pubblica per Ponte alle Grazie Frieda (2020), che ottiene ampi e qualificati consensi. La crisi colpisce anche di sabato è il suo secondo romanzo.
"Ma da quel sabato la vita di nessuno sarà più la stessa. Tre città, tre generazioni, tre condizioni sociali, la straordinaria normalità di un sabato italiano: da qui si dipana La crisi colpisce anche di sabato, romanzo-affresco che racconta l’Italia di oggi attraverso il fil rouge della crisi – una crisi morale e materiale, individuale e collettiva, forse eterna e senza soluzione – fino alle inattese e deflagranti pennellate finali.
Un’Italia sofferente e ferita, di fronte alla quale Christophe Palomar tiene la penna salda, fine e cordiale, e lo sguardo lucido, ironico e crudo: la penna e lo sguardo di un nuovo protagonista della narrativa italiana". Lo scrittore cerca di spiegare come può l'italiano riuscire sempre a cadere in piedi anche dopo le crisi economica sanitaria , personale, per lui che nel suo mestiere ha i numeri.